L’Aquila, la ricostruzione e il “Segreto di Stato”

L’Aquila, la ricostruzione e il “Segreto di Stato”

di Sergio Nannicola*

S.N. disegno tratto dal diario personale

S.N. disegno tratto dal diario personale

All’Aquila non è iniziato ancora nessun restauro nella città storica ne tantomeno è stata ricostruita o recuperata la città fuori dalle mura. Ad oggi l’opera del Governo si è concentrata sull’emergenza dei soccorsi e sulla costruzione selvaggia di condomini che hanno dato “vita” a borgate sparse nelle campagne, che comunque ospitano e ospiteranno per anni circa quindicimila persone sugli oltre centomila abitanti del comprensorio.

Le Istituzioni deputate alla ricostruzione (prima il governo centrale, oggi i commissari locali), hanno escluso e continuano ad escludere qualsiasi forma di partecipazione attiva da parte dei cittadini, evitando accuratamente il coinvolgimento delle persone, anche in veste di professionisti che offrono a titolo gratuito la loro opera. L’aria che tira da queste parti non è certo delle migliori, visto che di fatto non esiste ancora un piano complessivo di ricostruzione razionale e condiviso.

Del resto non è neanche realisticamente possibile credere che l’intera popolazione sia oggi soddisfatta di come stiano andando le cose, anche se l’unico grido di dolore che si alza dal cratere è quello del “popolo delle carriole”. Continua a leggere